Il pensiero di
Sara Cirone
Sara Cirone è una manager specializzata in gestione d’impresa, pianificazione e progettazione strategica, gestione delle risorse umane e delle relazioni istituzionali. Originaria di Pescara, da oltre venticinque anni opera in Emilia Romagna, territorio che ha individuato come ideale per lo sviluppo delle sue conoscenze e competenze.
La formazione umanistica
Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all’ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla.
Seneca
L’impresa come comunità operante
L’analisi del passato e la consapevolezza della preziosa eredità ricevuta ha acceso in Sara Cirone una scintilla di profondo interesse per l’umano, che si è presto sviluppata e maturata in una naturale propensione all’impresa, intesa come comunità operante che produce beni materiali e immateriali che consentono lo sviluppo della civiltà stessa. Successivamente agli studi umanistici, quindi, ha conseguito un Master in Gestione e sviluppo risorse umane, un MBA (Master of Business Administration), un corso di alta formazione in Marketing presso la Facoltà di Sociologia di Bologna e un Master Advanced in PNL (Programmazione neuro linguistica): una formazione tecnica che le ha permesso di completare la sua visione con gli aspetti più attuali e innovativi della gestione d’impresa.
Nel 2002 ha intrapreso il suo percorso nel mondo imprenditoriale, come consulente nella gestione di risorse umane e change management. Successivamente Sara Cirone ha sviluppato la propria carriera, come Direttore Risorse Umane (2006-2008), Direttore Generale (2008-2010) e come Amministratore Delegato della Stafer Spa di Faenza (Ra) (2010-2019).
Best practice: l’esempio di Stafer Spa
Durante la propria esperienza all’interno dell’azienda, Sara Cirone ha applicato una serie di interventi che partissero dall’attenzione alla cultura locale, dalla vicinanza alla comunità e ai cittadini: innovativi apparati di welfare aziendale, che permettessero alla comunità aziendale di ampliare la visione di insieme ed entrare in un concetto di ecosistema.
Tra le attività più innovative applicate all’interno dell’azienda, la pubblicazione del Report Integrato, una forma di rendicontazione degli elementi tangibili e intangibili dell’impresa e della sua capacità di creare valore, con cui Stafer è stata premiata agli Oscar di Bilancio 2018, l’iniziativa promossa da Ferpi, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, con Borsa Italiana e Università Bocconi, che dal 1954 riconosce le imprese più virtuose nelle attività di reporting e nell’attenzione verso gli stakeholder. All’azienda faentina è andato – a parti merito con Unipol Group – il “Premio Speciale – Miglior Report Integrato”, assegnato in collaborazione con il Network Italiano Business Reporting (NIBR) che oggi è diventato Organismo Italiano Business Reporting (OIBR), e l’International Integrated Reporting Council (IIRC). Già nel 2017 Stafer era salita sul podio, classificandosi al secondo posto a pari merito con Unicredit.
“Stafer ha prodotto un documento completo, sintetico e facilmente fruibile con elementi di rendicontazione originali e non consueti per una PMI – si legge nella motivazione del Premio. – L’approccio integrato emerge dall’uso di strumenti finanziario-economici anche in ambito di sostenibilità, ad esempio la mappa strategica e il processo di creazione di valore. Particolarmente apprezzata l’analisi di materialità tridimensionale.”
La responsabilità per il bene comune
Il male assoluto del nostro tempo è non credere nei valori. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.
Rita Levi-Montalcini