DARE FORMA AL VALORE PUBBLICO

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IL REPORT INTEGRATO NEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE SOCIALE DEI TERRITORI

L’ 11 giugno 2025 ho partecipato al Congresso Nazionale “Tassonomia Sociale, Transizione ESG e impatti sulle Organizzazioni”, promosso dall’Istituto per il Governo Societario (IGS), dalla Fondazione FAR, dal CNDCEC e dall’Università Roma Tre, presso la cui Aula Magna si è svolta l’intera giornata.

Un’occasione di confronto intersettoriale che ha messo in dialogo istituzioni, università, imprese e professioni, per riflettere insieme sull’urgenza di costruire strumenti concreti per la misurazione della socio-sostenibilità e sull’opportunità di sviluppare una vera e propria tassonomia sociale.

Il mio intervento si è inserito all’interno del V modulo, dedicato al tema delle metriche e delle misurazioni, portando un contributo legato all’esperienza maturata nella rendicontazione integrata per il settore pubblico, con un focus specifico sul valore trasformativo del Report Integrato.

Misurare la trasformazione nei territori

Nel contesto della transizione ESG, la dimensione “S” – sociale – appare spesso la più difficile da misurare, proprio perché agisce in modo profondo e trasversale sulle persone, sulle relazioni, sulla qualità della vita. Tuttavia, è proprio questa dimensione ad avere un impatto determinante sullo sviluppo di un territorio.

Il Report Integrato, nella sua applicazione alle pubbliche amministrazioni, si propone come strumento capace di rappresentare non solo ciò che viene fatto, ma ciò che cambia: negli equilibri tra capitale umano, naturale, sociale, intellettuale, finanziario e produttivo.

L’approccio si fonda su un’idea sistemica di valore pubblico: ogni azione dell’amministrazione utilizza risorse (capitali), genera attività (output) e produce effetti di medio-lungo periodo (outcome) che modificano il contesto di riferimento. In questa logica, il valore pubblico non è più qualcosa da dichiarare, ma qualcosa da costruire e rendere visibile nel tempo.

Oscar meritati per il Comune di Bologna 

Durante il congresso ho presentato l’esperienza con il Comune di Bologna, che ha adottato il Report Integrato come modello evolutivo di rendicontazione pubblica, capace di connettere missione, strategia e impatti in una narrazione accessibile e verificabile.

La struttura sperimentata consente di:

  • Collegare ogni ambito di progetto agli obiettivi strategici dell’ente;
  • Misurare gli outcome sui sei capitali del territorio;
  • Restituire una lettura integrata delle trasformazioni generate nel tempo.

Questo metodo permette di valorizzare il lavoro amministrativo non solo in termini di efficienza, ma in termini di efficacia sociale, coerenza strategica e responsabilità trasformativa. In un’ottica in cui i cittadini non sono semplici destinatari, ma co-autori del valore pubblico generato insieme all’ente locale.

PIAO e Report Integrato: convergenze possibili

Il PIAO – Piano Integrato di Attività e Organizzazione ha introdotto l’obbligo per tutte le amministrazioni pubbliche di pianificare e rendicontare secondo una logica integrata. Tuttavia, non esistono ancora modelli ufficiali per accompagnare le PA nella misurazione sistemica del valore pubblico.

In questo scenario, il Report Integrato si configura come un modello potenzialmente allineato al PIAO, in quanto:

  • Condivide la finalità di rappresentare l’intero ciclo strategico-gestionale;
  • Valorizza l’impatto sui capitali, in chiave multidimensionale;
  • Favorisce un approccio narrativo e metrico insieme, utile sia per l’interno dell’ente che per il dialogo con la cittadinanza.

Nel 2024, il Comune di Bologna sperimenterà una struttura integrata PIAO–Report, con l’obiettivo di unire la rendicontazione normativa alla capacità trasformativa del reporting strategico.

Bologna è una terra magica in grado di produrre valore e senso in un turbinio di studio, ricerca e sperimentazione.

Considerazioni finali

Il Congresso ha sottolineato un punto centrale: la tassonomia sociale non può ridursi a un elenco di indicatori. Deve fondarsi su un pensiero complesso, capace di coniugare numeri e senso, metriche e narrazione, tecnica e visione.

In questo percorso, il Report Integrato rappresenta una delle possibilità concrete per rendere visibile la generazione di valore sociale da parte delle organizzazioni pubbliche, contribuendo a una cultura amministrativa più consapevole, più responsabile e più orientata al lungo periodo.

Ringrazio ancora gli organizzatori, in particolare la Dott.ssa Monica Peta, Presidente della Commissione di Studio “Lavoro e Tassonomia Sociale ESG”, per l’invito e per aver dato spazio a una riflessione che riconosce nella rendicontazione non un adempimento, ma un atto di cittadinanza e di cura del bene comune.

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